caravelle colombo

Tanto per cominciare le caravelle erano due. Altre storie su Cristoforo Colombo.

Cristoforo con molta fortuna ha scoperto l’America. Alcune teste pensanti oltre confine ne hanno messo in dubbio la nazionalità.Addirittura qualcuno ha ipotizzato che fosse nato in Olanda. Di Colombo non si sa moltissimo ma che fosse di Genova è fuori discussione perché lo ha scritto lui stesso un paio di volte.

Nato a Genova, non purosangue- i Colombo arrivavano da Savona- è improprio dire fosse italiano, l’Italia all’epoca era veramente “un’espressione geografica” Al pari di quella veneta, le repubbliche marinare erano piuttosto estese.

«E tanti sun li zenoexi, e per lo mondo sì destexi, che und'eli van o stan un'atra Zenoa ge fan

(I genovesi sono così numerosi e sparsi per il mondo che ovunque vadano o risiedano un'altra Genova creano). Per esempio il quartiere di Galata a Costantinopoli era una enclave genovese con extraterritorialità. E Genova aveva una ventina di queste piccole colonie sparse nel Mediterraneo.

Il Sommo Navigatore aveva connazionali africani e asiatici. Cittadini di fatto e diritto della Repubblica Genovese. Tornando al titolo, la caravella era una bella barca, leggera, adatta all’esplorazione. La Nina e la Pinta erano, appunto, erano due Caravelle. Due. La terza: la “Santa Maria” era un mezzo da carico, trasportava viveri e quant’altro perché le caravelle non avevano molto spazio per il carico. Qualcuno la categorizzava come Galeotta i più come NAO/NAU. Barca sfortunata la Santa Maria. Prima fu addentata dalla barriera corallina e poi abbandonata perché aggredita da un tarlo bulimico che trovò casa tra le batture della chiglia apprezzando l’insolito gusto delle tavole di noce del fasciame.

Alle elementari maestri distratti e testi superficiali hanno attribuito a Colombo il merito di aver dato prova che la Terra è tonda. Non è vero

Lo sapevano già tutti che la terra era rotonda, anche i genovesi che rifiutarono il progetto del viaggio, pur fattibile. Avevano imparato che ogni nuova via o scoperta (allora come oggi) va difesa con le armi. Competere con gli eserciti di quei tempi poteva costare una fortuna e senza un chiaro e sicuro profitto il popolo ligure non parte all’avventura. Prova ne è che poi le loro banche finanziarono oltre la metà dell’investimento.

Per onorare la memoria del prof. Carlo .M. Cipolla , santo protettore di questo sito, corre l’obbligo di riportare un passo in uno dei suoi libri: “Il crociato disse: “che brutta gente i veneziani, non arano la terra, non vendemmiano, guadagnano commerciando quanto non producono. A volte penso che siano ADDIRITTURA come i genovesi.”

Lo sapevano decine di capitani che cercavano sponsor per arrivare ai tesori del Cipango confortati dal racconto di marinai nelle bettole di ogni porto.

Pescatori spinti al largo da bufere ricordavano di aver visto tronchi d’albero alla deriva, fiori o addirittura manufatti galleggianti che davano per certa la presenza di terre emerse oltre l’oceano.

Lo sapevano le commissioni portoghesi e spagnole, i famosi Saggi di Salamanca, incaricate del “business plan” che bocciarono l’Impresa. Cristoforo aveva taroccato miglia con km ed altri artifizi nell’impossibile dimostrazione che per arrivare in India o Cina si fa prima ad andare verso ovest attraversando Atlantico, America (che ancora non si conosceva) e tutto l’Oceano Pacifico.

Colombo era spiritoso. Provate ad immedesimarvi nel disgraziato che prendeva il sole in spiaggia alle Bahamas (Guanahani) e vede sbarcare gente “vestita” di metallo. Quello che gli pareva il capo e quindi più sveglio della compagnia, si butta a terra, bacia la sabbia e poi gli dice: “Tu sei indiano! Casa tua la chiamerò San Salvador!!“ È roba da TSO. È un brutto film di fantascienza o di Fantozzi.

Era indubbiamente tirchio. Aveva promesso ai marinai che, prossimi all’ammutinamento, volevano tornare: “il primo che avvisterà un approdo avrà un premio in denaro” Rodrigo de Triana, a bordo della Pinta, gridò forte “Tierraaaaa …!” Non vedrà mai i soldi e i tribunali gli daranno pure ragione

Il Capitano prudentemente aveva annotato sul diario di bordo: “como una candelilla que se levava y se adelantaba""Come una piccola candela che si levava e si agitava" Aveva già notato una luce prima, ma lo scrisse il giorno dopo. Ha sempre dichiarato di essere povero, nonostante fosse ricchissimo e questo toglie il dubbio che non fosse genovese. I figli della Superba hanno una parola che definisce la situazione: “essere miscio” (paga tu che sono al verde).

Era ostinato e previdente. Arrivò ad Isabella di Castiglia (detta La Cattolica) grazie a personaggi facenti parte o legati ad un clero che poi regalerà brutte storie di Inquisizione. Uomini di Chiesa interessati a moltiplicare le presenze in Paradiso. I maligni, molto più prosaicamente, parlavano di “tangenti”. Dopo anni di insistenza ed un consumo di energie che avrebbero scoraggiato chiunque finalmente, in aprile, giunse il Contratto (Capitolaciones)

Capitulare, capitŭlum. Capitolare viaggia in coppia con arrendersi. Il capitolato era un atto che definiva gli obblighi dopo l’armistizio tra una città assediata e l’aggressore.

L’accordo prevedeva la carica (ereditaria) di governatore di tutte le terre scoperte e una percentuale a 2 cifre sui guadagni. Una vera “fregatura” per i reali. “Camarón que se duerme se lo lleva la corriente”. (il gambero che dorme se lo porta la corrente) e Isabella era ben sveglia.

Seguì una fase: «La Caida de Cristobal Colon» (La caduta) dove Colombo fu accusato di maltrattamenti e violenze sui nativi. Richiamato in patria per chiarire, prima di sbarcare trovò l’occasione per un coup de theatre: si fece trovare in catene. Come dire: “Vi ho fatto ricchi e mi volete galeotto!!”. I ricercatori trovano ancora oggi antichi documenti, i giornali pubblicano articoli sulle malefatte di Cristoforo come se occupare un paese fosse un evento pacifico e la prima colonizzazione dell’America potesse essere un’eccezione. Tartuferie massmediatiche. Ipocriti.

La Storia non perdonerà gli spagnoli, le ricchezze guadagnate immeritatamente e maldestramente amministrate regaleranno il “secolo d’oro” e subito dopo il tracollo dell’economia iberica. Cristoforo non era simpatico e si fece molti nemici anche prima della partenza da Palos, le caravelle subirono diversi sabotaggi.

Tra le persone che gli volevano male: la moglie. E non aveva torto. Mai le furono riconosciuti gli “alimenti”. Felipa morì presto e senza soldi. Non ci fu amore. Era figlia dell’amante di Colombo: la vedova Isabel. Insomma Cristoforo era l’amante della madre ma sposò la figlia. I pettegoli dell’epoca racconteranno che Colombo fu sedotto dall’anziana e petulante Isabel non per le sue mature grazie ma per i segreti della fornitissima biblioteca del defunto padre di Isabel, Bartolomeo Perestrello esploratore portoghese. Biblioteca piena di preziose carte geografiche che all’epoca avevano un valore per noi difficile da immaginare.

Storia interessante anche quella di Bartolomeo Perestrello, dopo aver investito tutto il patrimonio comprando un’isola alla Canarie per riconvertirla in azienda agricola, ebbe l’infelice idea di liberare dei conigli per andare a caccia. Una bomba ecologica In assenza di predatori naturali i simpatici animaletti si moltiplicarono e divorando i raccolti mandarono fallito l’imprenditore. Ma questa è un’altra storia.

Con Colombo, per convenzione, finisce il medioevo, i secoli bui. Arrivano nuove scoperte e invenzioni. Era un anticipatore nei rapporti personali Passeranno secoli per leggere Vitaliano Brancati in uno dei suoi romanzi: “Quando ti innamori di una donna aspetta e sposa sua figlia“ Che è quello che fece Colombo, dopo aver sedotto la matura Isabel, si sposò con la sua giovane figlia Filipa.

Nell’esplorare i mari. Subito dopo di lui Vasco de Gama, un grande portoghese. Troverà una via per l’oriente circumnavigando l’Africa. Un coraggioso (e lungo) viaggio ma SEMPRE con la terra in vista. Colombo aveva dimostrato che si poteva navigare con un metodo diverso. Era il futuro e riconosciamo che ci voleva un bel coraggio a navigare alla cieca verso ovest.

Aveva pianificato il modo di congiungere due punti su una carta geografica Ha studiato e steso un progetto per unirli in linea retta. Nel 1492. Un genio. Una domanda rimarrà senza risposta: Colombo morirà nel 1506. Sarà l’anno dopo che Amerigo Vespucci capì che l’America era un continente. Avrà realizzato che il suo sogno era (formalmente) fallito? Nei suoi viaggi successivi non gli venne mai in mente che forse non era arrivato in India?

Difficile trovare una chiusura all’articolo e non vogliamo/possiamo dare giudizi Cristobal Colon (voleva farsi chiamare così) non era buono e neppure cattivo. Isabel I de Castilla ha fatto quel che doveva: gli interessi della Spagna Lo stesso fecero le banche genovesi: amministravano i depositi dei clienti. Un pensiero va ai morti durante la spedizione: sono i veri eroi, hanno dato la vita senza diventare ricchi e famosi. Solo per far mangiare moglie e figli.

E perché no ai conigli dell’isola di Bartolomeo condannati a morire di stenti e miseria come i nativi americani per colpa di un virus portato da due caravelle: l’istinto predatorio del genere umano.

Lorenzo Lorenzi

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